Continuamo gli aumenti di prezzo per viteria ed utensili.
Non è solo il petrolio ad infiammare i listini, ma anche altri fattori :
*l'incremento dei prezzi delle materie prime, quali rame, ottone, acciaio inox
*l'incremento dei prezzi dei prodotti importati dalla Cina.
Per la viteria inox i listini sono ormai in disuso e si discute il prezzo ordine x ordine - da inizio anno i prezzi sono aumentati di circa il 15%.
Per gli utensili gli incrementi sono più contenuti, poichè è inferiore l'incidenza della materia prima - comunque siamo intorno al + 5%.
Come accade da anni, i prezzi sono influenzati da quel che accade in Cina - se la domanda cinese di materie prime aumenta, i prezzi internazionali aumentano.
Ma ora sta verificandosi anche un fenomeno nuovo : i prezzi dei prodotti cinesi sono lievitati e la forbice rispetto ai prezzi occidentali si restringe. L'inflazione cinese è intorno al 5% - quella indiana è anche superiore - i salari sono in aumento - il governo cinese agisce per favorire la crescita della domanda interna - l'export non è più la priorità assoluta.
Mentre per anni la Cina con il suo export è stata elemento di deflazione, ora incomincia ad esportare anche la sua inflazione.
Buona opportunità per quei produttori europei che hanno saputo resistere e sopravvivere : ora possono sperare in tempi migliori.
Ma la capacità produttiva europea non è più quella di 10 anni fa.
C'è ancora qualcuno che produce viteria comune e dadi in Europa ?
C'è ancora qualcuno che produce giraviti in Italia ?
Non abbiamo più la manodopera specializzata che avevamo : ne abbiamo fatto disoccupati, cassaintegrati o prepensionati.
I giovani non si sono più avvicinati alla meccanica.
Lo tsunami cinese ha prodotto distruzioni profonde nel tessuto produttivo europeo.
E ora che l'onda comincia a regredire che scenario lascia ?
EDG
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